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APPROFONDIMENTI

DEPRESSIONE

PERCHE' ACCADE IL SUICIDIO?

Ritengo che il suicidio è da considerarsi un gesto drammatico e definitivo. Le statistiche che spesso i mass media propongono sull'argomento non riescono ad elaborare le cause che portano le persone a suicidarsi. Alcuni studiosi hanno riscontrato che a volte gli stessi incidenti mortali sono da considerarsi dei suicidi mascherati . Senza alcun dubbio il suicidio il più delle volte è legato ad una patologia evidentente: depressione, schizofrenia, altre volte la patologia non è così evidente e il gesto assume un significato ancora più drammatico riproponendo a livello sociale le solite domande sul perchè una persona sia giunto a compiere un gesto così tragico e quale messaggio essa abbia voluto lasciarci.
Tra coloro che formano le liste di persone che giungono a compiere un gesto così drammatico troviamo adolescenti, persone anziane ,persone sole e ammalate ma anche persone creative ed ancora valide. E' quando troviamo persone di questo tipo che il suicidio diventa intraducibile ad una prima lettura. Per poter comprendere quali possano essere le dinamiche che inducono l'individuo a raggiungere questa estrema situazione ho ripreso le teorie di : Rado e Bibring ambedue psicodinamici e della sociologa Durkheim.
Rado afferma che il suicidio è l'estremo tentativo che l'Io propone nella ricerca del perdono del Super-Io in cui è contenuto un genitore incorporato. Possiamo ritenere che secondo Rado la persona che va incontro al suicidio è colui che porta dentro di sè regole genitoriali troppo rigide o gravi sensi di colpa nei loro confronti, ad esempio, matrimoni con persone che non godevano la stima genitoriale e successivamente falliti, non essere giunti a traguardi che essi avrebbero dovuto raggiungere per godere la loro stima. Mentre la
Bibring lega il suicidio ad uno stato depressivo, ma più che altro lo individua in una perdita dell' autostima , nel momento in cui l'Io del soggetto non riesce più, per la caduta della valutazione del Sè, a darsi risposte congrue alle richieste delle proprie aspirazioni narcisistiche , il soggetto cade in depressione. A questo punto l'autore ritiene che il suicidio è tanto più probabile quanto maggiore possono essere le richieste narcisistiche da parte di un Io sempre più debole. Mentre la Durkheim evidenzia due tipi di suicidio:altruistico e anomico.
Il primo avviene quando il soggetto presenta un'integrazione simbiotica con il gruppo tanto da perdere la propria personalità, in tal caso, il gesto viene vissuto dal suicida come un'immolazione per il gruppo. Il suicidio anomico avviene quando in una società o in un gruppo vi è una condizione di crisi delle strutture sociali una generale perdita dei valori e una dissoluzione delle norme culturali. Lo stato di anomia è connotata da confusione, disorganizzazione e insicurezza collettiva e si produce durante calamità naturali ,stati di guerra in cui i valori sociali vengono sminuiti e non assimilati dalla società urbana.
Ritengo che ultimamente stiamo vivendo un momento anomico basti rammentare 11 settembre e le varie calamità naturali che si sono abbattute sul nostro territorio negli ultimi mesi con lo sminuimento dei valori.
In ultima analisi si può ritenere che le cause di molti suicidi sono da individuare nella caduta di valori morali e sociali validi ieri ma non oggi poichè l'attuale struttura sociale tende ad uniformare l'individuo e non ad esaltare la personalità.

Maria Bernabeo
Psicologa, psicoterapeuta

 

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